I contratti discografici sono una parte fondamentale dell’industria musicale e regolano il rapporto tra artisti ed etichette discografiche per quanto riguarda la registrazione, produzione e pubblicazione della musica. Questi contratti servono a stabilire le basi legali e finanziarie per una collaborazione tra artisti e realtà discografiche, garantendo diritti e responsabilità a entrambe le parti.
Per un artista, specie se sta muovendo i primi passi in questo mondo, è importantissimo informarsi e comprendere come funziona un contratto discografico prima di firmare e quali tipi di contratto discografico esistono, al fine di muoversi in modo consapevole e tutelarsi.
Con questo articolo ti darò un’infarinatura su cos’è un contratto discografico e quali sono le categorie principali.
Cos’è un contratto discografico?
Un contratto discografico è un accordo legale tra un artista e un’etichetta che lega le due parti stabilendo termini e condizioni per la loro collaborazione. Questi contratti vanno a disciplinare vari aspetti, con l’obiettivo principale di creare una partnership vantaggiosa sia per l’artista che per l’etichetta discografica, permettendo di sfruttare al meglio il talento dell’artista e il potenziale commerciale della sua musica.
Nello specifico, i contratti discografici vanno a definire diritti e responsabilità relativi al fonogramma.
Il fonogramma è una registrazione sonora di un’opera musicale e nei contratti discografici ha un ruolo centrale, poiché rappresenta la registrazione della musica che verrà distribuita e commercializzata dall’etichetta discografica. Viene anche detto master.
La parte relativa al diritto d’autore, invece, viene regolamentata da un altro tipo di contratto che è quello di edizioni musicali.
Quali tipologie di contratti discografici esistono?
I contratti possono essere profondamente diversi l’uno dall’altro in base al progetto e alla contrattazione che viene portata avanti. In generale, però, possiamo riferirci a tre grandi macro-tipologie di contratti discografici: casting, licenza e distribuzione.
Contratto discografico in casting
In questo tipo di contratto discografico l’etichetta discografica acquisisce la proprietà del fonogramma, investendo risorse finanziarie e umane per sviluppare il percorso dell’artista e capitalizzare il suo potenziale economico.
L’etichetta assume la responsabilità delle spese di registrazione, promozione e altro ancora, secondo i termini indicati sul contratto.
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Contratto discografico in licenza
Nel contratto discografico in licenza un artista concede a un’etichetta discografica il diritto di distribuire e commercializzare la sua musica per un tempo limitato, secondo quanto indicato sul testo dell’accordo. In questo caso, l’artista mantiene la proprietà del fonogramma, mentre l’etichetta discografica ottiene una licenza per promuovere e vendere la musica in determinati territori o su specifiche piattaforme.
Questo tipo di contratto è l’ideale per quegli artisti che hanno un proprio team e possono dedicarsi alla produzione e registrazione delle tracce in modo indipendente, ma necessitano del supporto di un’etichetta discografica per quanto riguarda la parte di promozione e pubblicazione.
Ne consegue che il contratto in licenza lasci all’artista maggiore indipendenza e controllo sulla propria musica.
Contratto discografico in distribuzione
Un contratto di distribuzione vede un’etichetta discografica assumersi la responsabilità di distribuire la musica di un artista, senza essere coinvolta nella produzione, registrazione o nella promozione. In questo caso, l’artista mantiene il controllo dei diritti di registrazione e collabora con un’etichetta discografica per ottenere una più ampia distribuzione della sua musica attraverso i canali tradizionali e digitali.
Quale tipo di contratto discografico conviene?
Dipende. In primis, bisogna avere chiari i punti di forza e i punti deboli del progetto. In base a questo si valutano le necessità dell’artista, in modo da scegliere la forma contrattuale più adatta.
Se l’artista ha modo di lavorare sui brani in modo indipendente, allora gli accordi di Licenza e Distribuzione potrebbero fare al caso suo; in caso contrario, potrebbe propendere per il cast, oppure ancora trovare un modo per auto-prodursi.
Va sempre considerato che queste tipologie di contratto discografico, a parità di peso di un artista/progetto, prevedono compensi economici e percentuali diverse, proprio perché gli accordi possono essere più o meno vincolanti riguardo al fonogramma, all’artista o al periodo di riferimento.
