Voleva essere una lettura non impegnata… e invece no. Ho iniziato e finito in un paio di giorni Guerriero, il libro di Guè Pequeno. Il titolo recita Storie di sofisticata ignoranza. Confermo, amico mio. Ci sono episodi davvero interessanti. Non l’hai ancora letto? Rimedia subito. Fidati, merita.
Non sazio del clamoroso successo di Santeria, disco mega pubblicato insieme a Marracash, Guè Pequeno pubblica Gentleman e ancora non gli basta. Come poi già sai, seguirà altra musica come Sinatra e Gelida Estate ma non voglio dilungarmi ora sulla discografia di Guè Pequeno.
Eccomi qui a commentare Guerriero: Storie di sofisticata ignoranza. Si tratta di una lettura davvero molto scorrevole, leggera. Tanti aneddoti, retroscena, episodi anche borderline come quella volta sul set di un porno con Marco Nero oppure il magico risveglio in riva al fiume quella volta in Romania. Ma c’è anche spazio per qualche riflessione più intima su amici e famiglia.
Insomma, non trovo in Guerriero una lettura così troppo superficiale. Al contrario, secondo me offre diversi input per i rapper emergenti all’ascolto. Te li riassumo qui. Niente spoiler, solo un consiglio: leggilo perché mette bene in chiaro il personaggio di Guè Pequeno ma anche la persona Cosimo Fini con quel suo lato più conscious, più introspettivo.
1 Sbattersi per i propri obiettivi
[toc] Il termine hustle è intraducibile in italiano. Sostanzialmente significa sbattersi. Darsi da fare per i soldi e, più in generale, per raggiungere i propri obiettivi (qui trovi il significato della parola hustle spiegato da Urban Dictionary).
Sbattersi per arrivare sempre più in alto, quello che tradurresti come avere successo col rap.
In più occasioni Guè sottolinea questa sua impossibilità a fermarsi un solo momento. Mette quasi ansia.
Leggi anche: come avere successo col Rap
2 Avere voglia di conoscere
Traspare a più riprese insieme all’impossibilità di fermarsi un attimo: è la voglia di conoscere e sperimentare. Quella di Guè è una continua ricerca di musica (dalle cassette, ai dischi, ai vinili agli mp3) ma anche e soprattutto di nuovi stimoli e ispirazioni che possano confluire nella sua scrittura e nella sua musica: cinema, serie tv, libri. Questo credo sia un punto essenziale perché, se ci pensi, è questo approccio che ti permette di anticipare i tempi, musicalmente parlando.
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3 Ascolta di tutto e sperimenta
La voglia di scoprire e la continua ricerca del nuovo e dell’ispirazione spinge ad ascoltare qualsiasi genere musicale. Lasciati influenzare da reggae, reggaetton, trap, grime. Ascolta davvero di tutto e sperimenta sempre. Da un lato accresce la consapevolezza di ciò che puoi e vuoi fare, dall’altro ti permette di anticipare i tempi, musicalmente parlando. Guè ha portato la trap nei suoi dischi già con Il Ragazzo D’Oro. Non è un caso.
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4 L’importanza della scrittura
Comunicare anche solo con il testo e dunque con le parole è importante. Ci sono sempre vari livelli di lettura, alcuni aspetti si possono cogliere subito, altri invece richiedono più tempo ma la scrittura è un aspetto chiave. La cura delle liriche sembra non essere più una priorità oggi. Non è così per Guè Pequeno. Abile nello storytelling come nelle love song, nei singoli per la radio così come nei banger, porta cinema e letture nei suoi testi. La forza della sua scrittura si misura da quanto riesce a smuovere emotivamente anche senza il beat sotto, semplicemente leggendo il testo.
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5 Scegliere i giusti beat
Altra preziosa lezione riguarda la scelta delle strumentali. È un passaggio decisivo che viene preso sotto gamba. In più occasioni ho avuto modo di parlare dell’importanza del beatmaker e del ruolo chiave del producer nel workflow musicale. Tuttavia è all’artista che spetta l’ultima parola.
L’esempio citato è quello di Nas, rapper di conclamata importanza storica per il genere che non è mai stato troppo forte nella scelta dei beat. Io cito invece Rick Ross, secondo me lui è uno dei migliori sotto questo profilo. God Forgives I Don’t credo sia il suo miglior album, le produzioni sono tutte perfettamente azzeccate e danno al disco un mood unico.
Per approfondire: cosa fa un producer?
6 Tieni il piede in due scarpe
A più riprese Guè Pequeno sottolinea come nel suo personaggio e nella sua persona convivono contesti diversi. Come se tenere il piede in due scarpe possa in qualche modo portare vantaggi. Il punto a favore è l’apertura mentale perché hai la possibilità di vedere le cose da prospettive diverse.
Questo si riflette molto bene nella musica del Guercio: smash street e pezzi radiofonici convivono benissimo nella stesso disco, che è un disco urban.
7 Fai finta di non essere in Italia
Altro passaggio che ritorna in più fasi: ho sempre fatto finta di non essere in Italia. Come si possono interpretare queste parole? Concentrati su quello che vuoi essere, su quello che vuoi fare. Vale nella musica ma, più in generale, nella vita. Concentrati solo ed esclusivamente sui tuoi obiettivi. Questo è l’ultimo punto e si torna però alla prima considerazione fatta: devi sbatterti per realizzare ciò che vuoi davvero. Ogni momento.
Guè Pequeno: Guerriero
Concludo. Questi sono solo alcuni spunti di riflessione gentilmente offerti da Guerriero: storie di sofisticata ignoranza, il libro di Guè Pequeno. È una lettura che consiglio, male non ti farà di certo.
Semplice, concisa, piacevole e capace di mettere insieme aneddoti stile Una Notte Da Leoni con frammenti più introspettivi che completano il quadro che abbiamo su persona e personaggio, troppo spesso identificati come un’unica persona. Dice tanto di Cosimo, dice tanto del Guercio e della sua musica.
Gli insegnamenti non mancano. Si tratti di un mixtape, un album o un libro c’è sempre qualcosa da imparare. Buona lettura.